Negli anni Settanta Ennio è un ragazzino desideroso di scoprire il mondo. Nelle peggiori delle circostanze, da un giorno all'altro, in età adolescenziale si ritrova da solo ed è costretto a doversi trasferire in città accompagnato da un suo vicino di casa. Chiuso nel suo dolore, Ennio come uno sprovveduto comincia ad affrontare gli accadimenti della vita chiudendosi in sé stesso e reagendo d'istinto alle avversità, talvolta mettendosi nei guai. Finché l'incontro fortuito con una serie di persone, che si rivelano importanti per il suo percorso di crescita umano, non segna una svolta. Quando poi, ogni cosa sembra funzionare tutto diventa nuovamente precario prima di consentire ad Ennio o ai suoi affetti di adattarsi ad essi. Proprio la lotta per la tranquillità rappresenta, sì, una fatica gravante, ma allo stesso tempo costituisce ciò che infine diventa la sua ricchezza. «Penso alle esperienze vissute e mi interrogo su cosa io abbia imparato e cosa invece avrei dovuto apprendere, se mai mi fossi lasciato sfuggire qualche insegnamento senza accorgermene».