È la notte di San Lorenzo, una notte di festa nel cuore della torrida estate fiorentina, la città come sempre presa d'assalto dai turisti. Due uomini si siedono sulla stessa panchina, osservano il mondo che passa intorno a loro, cominciano a chiacchierare. Chi parla è un giornalista dei nostri anni, che avrebbe preteso di più dal suo lavoro e comunque dalla vita. Ma possibile che l'altro sia Collodi? Perché no? Sono tante le cose che possono succedere nella notte di San Lorenzo a Firenze, se si ha voglia di crederci. Soprattutto se si vagabonda fino all'alba, nei luoghi che furono di Collodi e poi di Pinocchio. Fino a scoprire la Firenze che era nella Firenze che è. Oppure l'uomo dietro lo pseudonimo Collodi, Carlo Lorenzini, una creatura fragile e notturna, segnata da innumerevoli delusioni annegate nell'alcol. Eppure capace di regalare sorrisi e sogni, con il suo sguardo ironico e la battuta pronta che da sempre è nello spirito dei fiorentini. Un viaggio in una Firenze insolita, nell'esistenza del grande scrittore e della sua principale creatura, Pinocchio, capace di regalarci ancora oggi, in tempi così complicati, un esempio autentico di vita.