In queste pagine, parole e illustrazioni si mescolano per raccontare la storia di una famiglia nel periodo buio delle persecuzioni perpetrate dai nazisti ai danni dei cittadini di origine ebraica. La vicenda, ispirata a fatti e personaggi reali, viene narrata dal punto di vista di Manuele, "Manuelino", il minore dei quattro figli di Nina, madre coraggiosa che, a seguito della separazione dai suoi piccoli, riuscirà a rimanere in contatto con loro attraverso l'invio di una serie lettere: queste, spesso ridotte a poche frasi, scandiscono il racconto e riaccendono, di volta in volta, le speranze del protagonista di poter recuperare la spensierata felicità dei suoi ricordi di bimbo, improvvisamente oscurata dalla guerra e dai suoi orrori.