Un uomo conduce la propria vita e inconsciamente rifiuta che qualcosa di imprevedibile la possa stravolgere al punto di dover ammettere di non ricordare la strada per tornare a casa o altre consuetudini giornaliere. Fino a cominciare a preoccuparsi, inconsapevolmente, non riconoscendosi allo specchio. Tale condizione lo porta un mattino a perdersi nella campagna dove si reca per praticare il suo hobby preferito, la raccolta di funghi. È in questo scenario che la sua memoria va e viene e i ricordi lo riportano all'infanzia per poi lasciarli cadere nel vuoto quando la labile memoria lo abbandona. Eppure in questa alternanza sembra germogliare il desiderio di rifiutare un mondo diventato per lui inaccettabile e di conseguenza non rifiutare inconsciamente in qualche modo di fuggire da esso. L'imprevedibile finale confermerà questa sua recondita volontà supportata paradossalmente dalla sua labile memoria.