Passati da poco i quarant'anni, l'autore sente il bisogno di raccontare a sua figlia, e forse anche a se stesso, la sua storia. Il suo primo ricordo di bambino è di natura politica: i funerali di Enrico Berlinguer trasmessi in TV. Non a caso, la sua ammirazione verso il Segretario del Pci sarà il fil rouge che lo accompagnerà per tutta la vita, tra ricordi, emozioni e ideali. Dall'infanzia in Viale Padova alle estati trascorse sull'Appennino modenese, fino alle prime manifestazioni e all'amore per il cinema: a metà strada tra il diario personale e il romanzo generazionale, il testo rievoca con nostalgia il sogno di un socialismo reale e dal volto umano, il volto di Enrico Berlinguer.