Questa storia non assomiglia a nessun'altra. L'amore non procede lungo una linea retta. Sboccia, sprofonda, rinasce, muore senza resurrezione. Lo sa bene Aura che, dopo una cocente delusione, ha deciso di abbandonare la sua città per cercare riparo a San Gimignano. Nella quiete della campagna toscana spera di placare il suo caos interiore. L'isolamento a cui si è votata si interrompe soltanto quando incontra Beatrice. L'anziana nobildonna restituisce un senso alle sue giornate, la consegna al futuro offrendole di riorganizzare la preziosa biblioteca e il secolare archivio di famiglia. Fra i libri della Torre del Diavolo, Aura conosce Lorenzo, scrittore affermato che sta lavorando al suo romanzo più ambizioso, una storia d'amore e di morte realmente accaduta nei giorni della Liberazione. Aura e Lorenzo si avvicinano con circospetta cautela. Entrambi sono dei sopravvissuti, due anime spezzate che si riconoscono al primo sguardo. Fra di loro nasce un innamoramento diverso da ogni altro, fragile come le pagine di un codice, vivido come l'inchiostro di una miniatura. Un legame profondo, imperfetto, una passione che sgorga da un dolore comune, la vita che batte in un viaggio spericolato tra arte e letteratura, meraviglia e silenzi. Gli stessi ingredienti che rendono indimenticabile il loro primo romanzo. Un racconto intimo e folle, un ritmo inarrestabile e uno stile originale a testimoniare l'essenza del sentimento più sconvolgente sul quale non smettiamo mai di interrogarci.