All'inizio del Novecento, Lina Poletti è una giovane di talento che scrive poemi e drammi e declama Dante a memoria. È la prima italiana a rivelare con coraggio la propria omosessualità. Vestita come un dandy, seduce le più famose donne del suo tempo: la trasgressiva scrittrice Sibilla Aleramo e la divina Eleonora Duse, con cui condivide il vagabondaggio artistico. Si "sposa" con la marchesa imprenditrice Eugenia Rasponi, con cui passa quarant'anni di vita tra filosofia, yoga, esoterismo e archeologia misterica, seppure sorvegliate dalla polizia fascista. Approda poi al silenzio. Alessandra Cenni segue le tracce della protagonista, come un empatico e tenace detective, costruendo un racconto in cui episodi immaginari e documentati si fondono per passare dal genere biografico a un avventuroso romanzo sperimentale.