Sentimenti molto forti, quasi estremi, in cui bene e male, amore e senso di colpa si combattono, sempre tenendo ferma la guida della fede, dell'amore e dello slancio verso il Signore. Già dal primo capitolo tutto questo appare con chiarezza: Celeste, la protagonista, è combattuta da forze opposte, una delle quali, l'innamoramento per un religioso, scatena in lei un fortissimo senso di colpa. Su tutto, però, prevale l'aspirazione a migliorare se stessi, a percorrere il cammino segnato dalla parola di Dio, pur tra le mille incertezze che la natura umana porta necessariamente con sé, tra dubbi, esitazioni, paure. Che sia un atteggiamento verso la fede senza discussione, abbandonandosi totalmente alla parola di Dio, è confermato in tutto il secondo capitolo, quando il frate capisce di essere anche lui innamorato e Celeste rifiuta la proposta di un giovane medico. C'è un costante accenno alla colpa, al peccato, al timore della punizione eterna. La vicenda è idealmente percorsa dalle note di Anima Christi, un brano che sembra aver occupato cuore e mente della protagonista, quasi un continuo richiamo alla bellezza e alla purezza.