Accanto all'attività poetica, Giorgio Caproni ha coltivato sempre, ma soprattutto tra gli anni Trenta e Quaranta, anche la vocazione per il racconto e per il romanzo. Dando seguito al desiderio espresso dallo stesso autore, ma mai concretizzato in vita, di realizzare un giorno una raccolta completa dei propri scritti in prosa, il volume raccoglie numerosi suoi testi inediti o usciti su riviste ormai introvabili. Queste pagine, indubbiamente fedeli nei temi agli anni di cui sono figlie - basti pensare al fitto nucleo di racconti dedicati alla guerra e alla lotta partigiana - risultano tuttavia, forse grazie a questa stessa aderenza storica, altrettanto «felicemente intempestive» e immortali. Dalla prosa di Caproni affiora con inaspettata evidenza quella vena narrativa che percorre e presuppone anche la sua poesia, e ci viene restituito un volto meno noto, ma sorprendente per profondità d'ispirazione e felicità di espressione, di uno dei nomi più illustri e significativi del nostro Novecento.