Una notte Erika sogna il suo amico Gianluigi Pizzetti da poco scomparso e il mattino seguente gli scrive una lettera: Caro Gian... La morte di lui ha bruscamente interrotto la loro amicizia. Scrivergli per Erika diventa un fatto quotidiano. Gli racconta episodi della sua vita, delle persone che incontra, le sue inquietudini, le difficoltà di ogni giorno. Frammenti di un vissuto fuori dagli schemi, scheggie di un percorso per una libertà conquistata a caro prezzo. Un racconto affrontato con lo stesso stile che caratterizza anche l'opera pittorica di Erika Capobianco: sregolato e spontaneo.