Il giovane Serenello, in vacanza dagli zii in campagna, incontra una "graziosa signorina" e lentamente tra i due nasce l'amore. Le prime timide schermaglie, i baci, il dramma dell'opposizione della famiglia di lei ben presto superata e, subito dopo, la fine delle vacanze e i riti dell'addio. Sullo sfondo di questa semplice storia d'amore, Campanile disegna il ritratto umoristico di un piccolo mondo di provincia, popolato da personaggi stralunati ed eccentrici - il cugino Amleto, nottambulo e fannullone, il vecchio don Alessio, con i suoi tic e i drammatici segreti, il servitore Orazio che nutre aspirazioni da romanziere - delineati magistralmente in un turbinio inarrestabile di battute al punto che, dice Guido Almansi nell'Introduzione, in questo libro "c'è un magazzino pieno di riso da soddisfare una città di cinesi durante un lungo assedio".