Fratelli perduti e ritrovati, giornate esemplari di educatori generosi e runner in ipossia, madonne frignanti di Civitavecchia e trisavoli perseguitati dal Fascismo. Questo e (molto) altro si può trovare tra le pagine di questi "Clandestini" che dopo un'ora (cronometrata) di lettura ti lasciano stranito, fuori asse, in equilibrio precario e, forse, non più in grado di riconoscere i consueti orizzonti.