«Il nome richiama un potente telescopio, ma l'attenzione di questo personaggio pare si posi solo sulle cose che gli capitano sotto gli occhi nella vita quotidiana, scrutate nei minimi dettagli con un ossessivo scrupolo di precisione. Forse è per rintracciare il filo del discorso che scorre là dove le parole tacciono, che Palomar tende l'orecchio al silenzio degli spazi infiniti o al fischio degli uccelli, e cerca di decifrare l'alfabeto delle onde marine o delle erbe d'un prato.» (Italo Calvino). Presentazione dell'autore e postfazione di Seamus Heaney.