"La nuvola di smog" è un racconto continuamente tentato di diventare qualcos'altro: saggio sociologico o diario intimo; ma a queste tentazioni Italo Calvino riesce sempre a opporre la sua tattica difensiva, a base di gags comiche e di scrollate di spalle, che gli permette di restare sospeso in quel clima che gli è proprio, tra trasfigurazione simbolica, attualità colta dal vero, sfogo d'umore e poema in prosa. Immagine e ideogramma del mondo cui ci troviamo a far fronte è lo smog, la nebbia fumosa e carica di detriti chimici delle città industriali. Ognuno dei personaggi ha un suo modo di contrapporvisi... Questo volume comprende anche un racconto di qualche anno pima e molto diverso, "La formica argentina", che l'autore ha voluto affiancare a "La nuvola di smog" per un'affinità strutturale e morale. Qui il "male di vivere" viene dalla natura: le formiche che infestano la Riviera, ma simile è l'atteggiamento di modesto stoicismo del personaggio centrale, il quale non accetta nessuno dei modelli di comportamento che gli vengono proposti per far fronte alle formiche; e simile è la provvisoria catarsi attraverso le immagini sulla quale il racconto si chiude.