Ho cercato di intrecciare un viaggio. Qui e altrove. Tra il suono della Moschea e la preghiera della Maddalena ho percepito un segno. Forse proprio per questo i segni restano indefinibili lungo i giochi delle età. Ogni parola è un linguaggio. Ogni linguaggio è una forma per farsi riconoscere o farsi dimenticare. Così... Scrivere diventa spesso una fatica oppure un mestiere per ripetersi o rincorrersi. Kabir e Samira sono echi. Ascolto le loro lontananze, i distacchi e le distanze. Il miraggio e il velo sono cammini e confessioni che non si dimenticano e tracciano resti di esistenze nel paesaggio delle metafore. Verranno altri silenzi e altri silenzi ancora per poi ancorarsi al dubbio di non smarrirsi o di smarrirsi nel dubbio. Non dire l'ultima parola anche se non c'è il tempo ormai per dire la prima. Ma mai l'ultima. L'immenso che è in te ha una danza infinita lungo il cerchio delle nostre anime.