La giovane Latifa e il fratello Ma'ruf riescono a scampare a un pauroso attentato che colpisce il villaggio in cui vivono, nel Mali meridionale. La fuga dalla terra natia è solo l'inizio di una vera e propria odissea destinata a ferirli esteriormente e interiormente. L'istinto primordiale non concede loro il tempo materiale né lo spazio di metabolizzare il trauma vissuto: la priorità è la ricerca di un luogo sicuro e la speranza di poter tornare a casa. I due ragazzi sono sospesi tra negazione e repressione freudiane, giacché non possiedono gli strumenti psicologici e terapeutici per elaborare shock e turbamenti. In tale contesto, Ma'ruf diventa l'àncora di salvezza di Latifa, la sua ultima ragione di vita e sopravvivenza, l'unico elemento che le evita ulteriori sofferenze. L'estenuante viaggio trova un drammatico bivio di fronte alla prospettiva di raggiungere l'Europa dalle coste della Libia. Il prezzo da pagare si rivela durissimo: la mancanza di umanità, l'emarginazione e le discriminazioni vanno a intaccare in modo ancora più massiccio l'equilibrio di Latifa. Dei traumi esplora il tema dell'individuo in un mondo complesso, in tutte le sfaccettature del multiculturalismo.