Cosa succede quando un bisiaco doc, vinto dai sensi di colpa e dalle preoccupazioni per il fisico cadente, lascia la routine divano-osteria e decide di andare a camminare sui sentieri della Carnia? Quella che doveva essere una passeggiata di poche ore diventa un'avventura assurda e comica. Le valli che ha scelto per l'escursione sono infatti il rifugio dei briganti: un gruppo di balordi provenienti da tutta la regione, e pure da oltre confine. Gente selvatica, in fuga dalla civiltà, che si è trovata assieme per vivere di ruberie e banchetti spropositati. Nonostante le ritrosie iniziali, anche il nostro protagonista finisce per unirsi ai briganti. La sua vita si trasformerà di colpo, portandolo fra salami impanati e scontri coi vigili urbani, improbabili tornei di botte, capre alla griglia, ruspe sui sentieri e tante, tante grappe. Fra tutte queste cose c'è anche una riflessione sul rapporto fra uomo e natura, e la tensione fra società e anarchia. Ma è ben nascosta dietro fagioli, porconi e inseguimenti.