Nell'incanto sospeso sulle rive del fiume, un uomo rievoca dall'oblio una storia di passione dove musicisti, amanti, spie e combattenti, seguendo le note dei tre concerti per pianoforte e orchestra di Cajkovskij, percorrono una strada di amore e morte. «Sono qui, sul letto, con le mani intrecciate dietro la nuca, la finestra aperta sul paese, nell'immensa notte della pianura che lo annulla, e non posso fare altro che dare ragione a Proust. L'unico motore della mia vita, oggi, è la memoria».