Pornopoema è la storia di un'ossessione, il diario onirico di un delirio amoroso. Marco Steiner è un famoso pittore, ritiratosi da alcuni anni in un piccolo borgo della Toscana con la splendida moglie Giulia. Un giorno irrompe nella loro vita un uomo, una sorta di demone-clown che turberà irrimediabilmente la mente già fragile di Marco. L'essere compare periodicamente a violentare la bella Giulia e il pittore è costretto a subire lo stupro della moglie che si ripete ciclicamente davanti ai suoi occhi. Marco Steiner non può far niente contro di lui. Ogni volta che cerca di aggredirlo, l'essere immondo scompare. Ma Giulia sembra inconsapevole di tutto. Le continue violenze avvengono in una specie di sonno costante, in una torbida trance. La presenza dello stupratore misterioso diviene un incubo sempre più concreto. Ma chi è veramente? È soltanto la proiezione della gelosia morbosa di Marco Steiner? È l'immagine divenuta carne dei desideri più sporchi e reconditi di Giulia? È forse una metafora della prostituzione dell'arte, della sua squallida mercificazione? Oppure è qualcosa di molto più terribile?