Vincent ha solo dieci anni quando, nello spiare la giovane Saskia, una guardiana di oche che fa il bagno al fiume, apprende il fascino delle forme e dei colori. È invece ormai un uomo maturo quando lo rincontriamo, immerso nel fumo della propria pipa e con in mano un bicchiere d'assenzio, al bancone del leggendario Café du Tambourin, gestito da Agostina Segatori, modella dei più grandi artisti parigini di fine Ottocento. Assistiamo infine alle sue ultime ore, mentre muore con una pallottola in pancia sotto gli occhi della combattiva Gabrielle, contadina brusca nei modi, ma piena di compassione per quell'uomo ferito. Fra romanzo d'artista e fantasia biografica, Mika Biermann narra, con immagini audaci fatte di pennellate rapide e precise, infanzia, maturità e morte di Vincent van Gogh attraverso tre sorprendenti sguardi di donne che hanno incrociato il suo cammino.