Ciro, ricoverato per un accidente di cuore, scopre di essere affetto da un male ben più arcano quando, varcata la soglia della cappella ospedaliera, incontra un vecchio frate, spettrale ed elusivo tanto nelle fattezze quanto nelle parole, che lo avverte di essere vittima di un maleficio ad opera di una donna e gli profetizza un'unica possibilità di salvezza: tornare alle origini. Chi è la misteriosa donna dal neo sulla guancia? E perché ha scelto proprio lui? Comincia così un'indagine che lo vedrà inabissarsi nei recessi più profondi della psiche umana, percorrendo a tentoni corridoi bui ed esplorando stanze segrete, alla ricerca di risposte, orientate sulla città partenopea. A questo punto per il protagonista sarà impossibile non assecondare il richiamo ancestrale esercitato dalla sua città natale. Percorrere le sue vie tentacolari significa ridestare ricordi di gioventù apparentemente perduti, i cui dettagli più inattesi ripropongono le memorie di un passato vivido che si sovrappone ad un presente scialbo, fatto di rapporti umani superficiali e di inevitabile solitudine. Imparare a districarsi tra sogno e realtà, tra miti e suggestioni, sarà l'unico modo per venire a capo del sortilegio cui è stato vittima il protagonista? E sarà lo stesso in grado, a latere delle notate suggestioni, di rivolgere finalmente le sue attenzioni ad Elsa, che in quel frangente molto particolare della sua esistenza avrà bisogno di tutto il suo amore?