Capelli neri, unghie nere, vestiti scuri, lingua tagliente e noncuranza delle regole. Agnese è così, prendere o lasciare. È capace di fare rissa con una vecchietta invadente o giocare per ore col fratellino. È una tipa, dicono, una testa calda, o forse solo una ragazza che non intende farsi influenzare dal giudizio degli altri. Dopotutto i suoi amici la amano anche per questo. Il giorno però in cui Agnese deve presentarsi allo Specchio, tutto cambia. Lo Specchio è lo spauracchio di ogni quindicenne. È il passaggio obbligato verso il mondo degli adulti. Specchiarsi significa sottomettersi a un essere imperscrutabile che separa le anime belle dalle anime brutte. E nella società c'è spazio solo per le prime. Agnese sa di non essere perfetta, ma si piace così com'è, non ha nulla da temere... almeno fino al momento in cui osserva la propria immagine riflessa. Nessuno aveva mai visto qualcosa del genere, prima di allora. Di così... mostruoso. Agnese viene precipitata nel vortice della vergogna, del giudizio, della paura. Allontanata da tutto e da tutti perché le anime brutte sono pericolose e devono essere corrette. Poi incontra Orlando e Viola, anche loro sono soli, anche loro hanno perso tutto per colpa dello Specchio. Forse non tutto è perduto, essere soli insieme significa anche avere un alleato con cui combattere.