Simon Lhumain è un uomo metodico, amante delle lunghe nuotate, delle corse, degli scacchi e del buon whisky ma è soprattutto uno psicanalista: uno che ascolta gli altri per professione, a rischio di far tacere la propria storia personale. Una crepa nel quotidiano - una ciotola rotta - fa scattare l'ora dell'appuntamento con sé stesso. Dovrà lasciare la sua città a bordo oceano e l'isola delle intense emozioni della sua giovinezza, allontanarsi dal trio tragicamente dissolto che perseguita il suo orizzonte da tempo lunghissimo. E anche lasciare dietro di sé le vite, le derive intime così pazientemente ascoltate nel segreto del suo studio. Arriverà in un Giappone sconosciuto - un'altra riva. E sulle isole subtropicali di Yaeyama, dove la vita si svolge al ritmo della natura lussureggiante e di antichissime tradizioni indigene, stringerà una nuova geometria amicale con i saggissimi, e vivissimi, coniugi Itô. Fiducia. All'altro capo del mondo e oltre la lingua, Simon sperimenta con tutti i sensi che l'incontro con il sé passa attraverso l'incontro con l'altro. Jeanne Benameur accompagna un decollo, osserva il paziente lavoro di un essere umano che cammina in direzione della sua libertà in un libro divino, ricco di dettagli e sfumature. Un romanzo di formazione, di fuga e di fuoco, una storia di amicizie e di amori fulminanti, un punto d'accesso alla complessità del desiderio, un'ode al nuoto, all'acqua, ai silenzi e agli incontri di rara giustezza.