"Segni sul muro" raccoglie scritti di varia destinazione e stile pubblicati da Maria Bellonci nell'arco di quarant'anni: ci sono elzeviri e prose giornalistiche, incontri e ritratti di contemporanei, memorie autobiografiche; ma anche racconti ambientati nell'amato Rinascimento così come in epoche meno frequentate, nei quali un ruolo importante è giocato dall'amore e dal suo complesso rapporto con i giochi del potere. A tenere insieme tanta ricchezza variegata è la costante, spesso pungente presenza dell'autrice in prima persona, con la sua prosa che si fa sempre più sontuosa e incisiva. È la scrittura a segnare il trapasso tra storia e romanzo, tra documento e fantasia, così cruciale nella produzione di Maria Bellonci. La sua voce, venata da una nota sottile di malinconia, è la «firma col punto» che, come per il Mantegna del bellissimo Ritratto di famiglia, suggella queste pagine dedicate a uomini, donne, ambienti, avventure che l'hanno accompagnata per tutta la vita.