Lei è una ragazza come le altre, ma non ha le mestruazioni né un accenno di seno. Si chiama Manfredi. Nel tentativo di risalire alle cause della propria disforia di genere, Manfredi, 25 anni, recupera gli anni della sua giovinezza, adolescenza e infanzia osservando a ritroso lo sviluppo del suo involucro sessuale come in una sorta di autoinchiesta sul proprio concepimento biologico, quando, involucro dentro un altro involucro, la nascita sembra imporre a ogni vita un cammino già orientato.