Una barca sgangherata in mezzo al Mediterraneo. A bordo settanta migranti africani: profughi, rifugiati, uomini, donne, bambini in fuga da una guerra o dalla fame, dalla violenza o alla ricerca di un futuro migliore. Un futuro chiamato Europa. Una tempesta che si avvicina, scura come la notte, fredda come la morte. Il mare che urla e strepita, le onde che s'infrangono con tumulto sulla chiglia di quel legno senza provvidenza, che cede di schianto. Ancora un viaggio della speranza che si trasforma in un viaggio della disperazione, nel ventre putrido di una fatiscente disastronave alla deriva. Male Nostrum è la sofferta testimonianza di quelle settanta anime che, in poche, strazianti pagine, proveranno a raccontarci, nel loro italiano tremolante ma con cuore sincero, chi erano, da dove venivano, cosa sognavano e come sono giunti su quella carretta del mare. Un accorato appello per gridare basta a una quotidiana strage degli innocenti. Affinché questo Mare Nostrum non diventi un camposanto senza lapidi.