Quattro ragazze adolescenti si torturano a vicenda calandosi lungo la gola una sonda, un tubo di plastica trasparente usato negli ospedali per le manometrie. Esercitano così un controllo asfissiante e sadico sul corpo dell'altra. E non solo sul corpo. Attraverso il loro rapporto, spiano l'identità di ciascuna, mantenendola sotto osservazione. Nessuna è libera di manifestarsi, perché deve corrispondere a ciò che il gruppo ha stabilito. In questo senso, l'amicizia diventa il luogo di un sentimento d'infelicità. L'adolescenza non corrisponde solo a un arco di tempo anagrafico. È una trappola esistenziale, dalla quale si esce solo con un preciso atto di volontà. La vita notturna e le ossessioni per l'immagine che caratterizzano la contemporaneità fanno da contorno a un dolente, distopico racconto di presa di coscienza individuale.