Karl Neder è un geniale fisico ungherese che non crede alla teoria della relatività, sostiene di aver inventato una macchina del moto perpetuo e tempesta di lettere deliranti la redazione della più prestigiosa rivista scientifica. Ma Neder è anche un personaggio quanto mai sfuggente. Ne sa qualcosa Lena, una giornalista britannica in cerca del grande scoop, che ne segue le tracce per intervistarlo: ricostruendo le sue peregrinazioni dai castelli della Transilvania a una Budapest sotto il giogo sovietico fino ai laboratori di Princeton ai tempi della corsa allo spazio, si ritrova ad attraversare tutta l'Europa per scoprire dove si nasconde. Negli anni precedenti alla caduta del muro di Berlino, fisici eretici, accademici boriosi e giornalisti scientifici compongono il racconto di una ricerca esistenziale prima ancora che professionale e di una scienza divisa tra ortodossia, idealismo e spregiudicatezza. "La città del sole e della luna" parla del labile confine tra scienza e pseudoscienza intrecciando storia e soggettività.