1811. Francesco Mambelli è un giovane vedovo che vive in un casolare vicino a Ravenna con la figlia Lucia e la madre Anna, prendendosi cura dei cavalli del ricco possidente Morri. Per non perdere il lavoro e la casa, e con in tasca una promessa che ha il sapore amaro di un ricatto, accetta di sostituire il figlio del suo padrone, reclutato dall'esercito di Napoleone per la campagna di Russia. Così lascia la famiglia, e come artigliere partecipa all'offensiva napoleonica, in una vera e propria discesa agli inferi da cui lo salveranno solo il ricordo dei suoi cari e l'affetto per Berto, il cavallo che tornerà a casa con lui. Nel freddo di quella terra desolata, combattendo ogni giorno per sopravvivere a ogni costo, Francesco maturerà un nuovo senso di rivalsa contro le ingiustizie che ha dovuto subire. In "Nevicava sangue" la scrittura gotica di Baldini si fonde con il romanzo storico per raccontare la tenacia disperata di un uomo che non accetta di essere schiavo di nessuno, sullo sfondo di una delle pagine meno note della storia italiana. Un'epopea personale e insieme universale di guerra e tenebre, oggi quanto mai attuale, che ci parla di oppressione e di riscatto.