"Quest'Antologia non si limita a essere una mera esposizione di racconti, ma si configura come un atto di opposizione alla brutalità della guerra, trasformando la scrittura in una potente arma per narrare le vicende collettive e individuali che si consumano dietro il sipario della violenza. La sua voce, intrisa di indignazione e di speranza, si leva contro le paure e le emozioni distorte dai conflitti armati, prospettando un'alternativa: la contrarietà alla guerra, la ricerca instancabile della pace e della cooperazione internazionale." (dall'introduzione di Giovanni Fara)