Nel 1843 il Canada è sconvolto da un atroce fatto di cronaca nera: l'omicidio del possidente Thomas Kinnear e della sua amante, la governante Nancy Montgomery. Imputata insieme a un altro servo, la sedicenne Grace Marks viene spedita in carcere e, poi, in manicomio. A lungo oggetto dei giudizi contrastanti dell'opinione pubblica, la protagonista di questo romanzo può finalmente raccontare la propria vita al giovane dottore Simon Jordan. Convinto di mettere le proprie conoscenze al servizio della verità sul caso, Jordan non potrà fare a meno di restare ammaliato da questa personalità complessa. Il dialogo che si instaura tra i due si trasforma nel ritratto psicologico di una persona due volte vittima del sistema sociale - in quanto povera e in quanto donna - e assurge a denuncia delle enormi contraddizioni di una società maschilista e tormentata da conflitti interni perché incapace di accettare l'«altro».