Il protagonista, che conduce il gregge del paese, è provocato da un giovane poeta che lo considera beato tra le sue pecore, a contatto con la natura, senza i pensieri e gli affanni esistenziali. Il pastore reagisce e racconta la sua vita fatta di miserie, guerra, lutti e dolori di ogni genere. Semmai è il giovane il "beato" perché rampollo della famiglia più facoltosa del paese, ha la possibilità di studiare, dipingere e scrivere versi. In realtà nessuno dei due è baciato dalla fortuna, eppure entrambi possono essere presi ad esempio da chi, pur tra mille difficoltà, affronta le avversità, contando su valori che rendono degna la traversata.