Azza è il soprannome che accompagna Nevio per tutta la vita. Come l'azza o cetonia aurata (l'insetto raffigurato in copertina), anche lui è alla ricerca continua della libertà. Il carbonaio dell'adolescenza si emancipa attraverso la scoperta della natura, la lettura dei libri, il sentimento dell'amore e l'adesione a una formazione partigiana. Le contraddizioni e i problemi della grande Milano lo affliggono. Gli vengono in soccorso il ricordo nostalgico e il rimpianto del paese natale, da lui mitizzato come l'Eden perduto. Vinto il risentimento dovuto alla convinzione di aver subito dai compaesani un torto gravissimo, dopo cinquant'anni torna ad Alborella, in Abruzzo, ma le sorprese sono tante...