Alberto Luini è uno studente diciottenne che, volontario in un reparto di paracadutisti della Repubblica Sociale Italiana impiegato contro le formazioni partigiane, combatte dalla parte che verrà sconfitta. Le campagne invernali, i borghi e le valli del Canavese, le vie di Torino e Milano fissate in una luce fredda, come smorzata da una cappa che incombe e quasi le reclude, fanno da sfondo ai sentimenti, alle esperienze e ai pensieri che maturano in Alberto: le donne e quegli incontri che avrebbero potuto essere d'amore; gli ordini impartiti che, alla prova, si rivelano avventati e senza costrutto; i giudizi e i comportamenti dei superiori plasmati su piccole e non piccole viltà; la consapevolezza della sconfitta e le mal riposte illusioni per sempre perdute. Con L'altare nero Marcello Argilli compone il romanzo di formazione di una generazione, la sua, formatasi alla coscienza civile nella tragedia d'una guerra fratricida.