Ada è un'anziana vedova che vive a Oxford. Sola, senza figli e senza nipoti, nel vuoto di una grande casa colma di ricordi del marito, professore universitario appena scomparso. Ha paura di diventare invisibile, di essere dimenticata. Eliza, sorriso incerto e stile essenziale, sta facendo un dottorato e studia italiano. È cresciuta in una famiglia disastrata, abbandonata a se stessa, sola. Si è sempre sentita fuori posto, anche a scuola, dove non ha mai avuto i mezzi economici dei suoi compagni di studio. Nonostante tutto, è sempre andata avanti. Ma la fine della relazione con la sua ragazza è la goccia che fa traboccare il vaso. Si ritrova sola, ancora, e questa volta non ha più le forze per reagire, per capire che senso dare alla sua vita. È un volantino di "Affitta una nonna", servizio ideato da Ada, che le fa incontrare, congiunzione perfetta tra due anime sole e bisognose d'affetto. Tra lunghe chiacchierate in giardino su una panchina sotto il ciliegio, tazze di tè Lapsang Souchong e letture di Primo Levi, piano piano le due donne avvertono che il vuoto che hanno dentro forse può ancora essere colmato, forse possono salvarsi a vicenda. Perché a volte, quando la solitudine ci sembra inaffrontabile, anche solo preparare insieme una torta ci può scaldare il cuore e farci tornare il sorriso. Leaf Arbuthnot, con una narrazione delicata, ci regala un romanzo che parla di solitudine e di mancanze ma anche della forza di un'amicizia speciale.