Siamo nel 1966 e Anne Wiazemsky, nipote del celebre scrittore François Mauriac, è una studentessa all'ultimo anno di liceo. Ma Anne è anche reduce dalla sua prima esperienza come attrice, che le ha fatto intravedere un modo di vivere radicalmente diverso da quello dell'alta borghesia cattolica da cui proviene. Il fascino del cinema è per Anne così forte che un giorno di giugno, dopo aver visto un film di Jean-Luc Godard, gli scrive una lettera dichiarando di amare il film, e anche l'uomo che l'ha creato. Inizia così, per un colpo di testa adolescenziale, la storia d'amore tra una ragazzina ancora minorenne e il guru della Nouvelle Vague, più anziano di lei di ben 17 anni. Un amore che dovrà fare i conti con i dubbi e le incertezze dell'una e la spiccata possessività dell'altro, l'aperta ostilità di una madre con l'ossessione della buona reputazione familiare, lo scetticismo di un nonno famoso, la morbosa curiosità della stampa scandalistica. Con freschezza e incoscienza, in tono allegro e quasi ingenuo, Anne racconta un anno cruciale della sua vita: sullo sfondo di una Francia alle prese con i preparativi del Sessantotto e circondata da una galleria di personaggi appartenenti all'elite culturale dell'epoca, Anne combatterà la sua battaglia di emancipazione per affermarsi come donna a tutto tondo.