Due storie "siciliane", radicate in un preciso contesto temporale e culturale da cui traggono la loro particolare coloritura e il loro specifico significato, due storie al cui interno l'ambientazione risulta alla fine determinante. Nella prima Nenè Arena, un pescatore del mare africano che si adatta un po' a tutti i mestieri, possiede uno sguardo magnetico che eccita e soggioga l'eros delle donne con le quali viene a contatto. John Spadaro de La villa dell'inganno è "poco più di un ragazzo quando mette per la prima volta piede in Sicilia". È il 10 luglio del '43 e John fa parte di un piccolo commando alleato che dovrebbe essere paracadutato alle falde dell'Etna per far esplodere un deposito di munizioni e invece si ritrova proprio al centro dei combattimenti nella piana di Catania. Qui conoscerà il barone di Valguarnera, col quale avrebbe dovuto prendere contatto, e soprattutto le figlie, Mafalda dagli occhi verdi e Giuseppina silenziosa e sensuale.