Il racconto inizia con un divertente monologo del principale protagonista, il geom. Mario Manin, un artista mancato, che negli anni del boom economico e edilizio per amore della sua bellissima moglie decise di esercitare la libera professione. Il filo conduttore è un paio di mutandine rosse da donna che, oltre a essere simbolo di passioni e debolezze umane, fanno ritornare in vita un segreto che il geometra aveva sepolto nella sua memoria e diventano il canovaccio di una trama che s'intreccia a scenari unici e con personaggi straordinari e dai tratti spesso umoristici, mettendo in scena uno spaccato della realtà italiana di provincia che fa respirare al lettore la magica atmosfera della seducente e misteriosa cittadina veneta di Santamona.