All'alba del 21 gennaio 1916 il cancello del manicomio criminale di Reggio Emilia si apre per accogliere Giuseppe Musolino, il brigante che è riuscito a mettere in ginocchio lo Stato e ha costretto il re a trattare la resa. Dopo quattordici anni di carcere duro nel penitenziario toscano di Portolongone, Musolino ha ottenuto l'infermità mentale. Ad accoglierlo nel cortile del manicomio, tra i fragori di una guerra disastrosa, c'è il direttore dell'istituto, che vuole studiare la mente di Musolino e dimostrare come, ormai lontano dal mito del terribile assassino, l'uomo meriti di essere trasferito nel manicomio civile di Reggio Calabria, vicino alla sua gente. Tra ricordi amari e malinconie acute, gli esperimenti rivelano non soltanto i lati oscuri del brigante ma anche quelli dei suoi sperimentatori: il direttore, un giovane infermiere, una suora. Lentamente emerge il passato di ognuno, e la presenza di Musolino riaccende in loro la fiammella mai spenta del senso di colpa... Basato su ricerche accurate nei luoghi in cui il brigante Musolino trascorse la sua vita, "Ti lascio per ultimo" è anche un complesso romanzo psicologico.