Riso nero narra le vicende di John Stockton, giornalista di Chicago che, stanco delle convenzioni sociali e del rapporto ormai deteriorato con la moglie Bernice, abbandona tutto di punto in bianco e, discendendo il Mississippi, si trasferisce sotto falso nome (Bruce Dudley) a Old Harbor, cittadina nella valle del fiume Ohio dove aveva vissuto da bambino con la famiglia. Lì si fa assumere come operaio in una fabbrica di ruote appartenente all'uomo più ricco del luogo e comincia una nuova vita lontano dalle costrizioni borghesi seguendo il suo desiderio di libertà e ritorno alle origini. In una vivida America degli anni Venti, tra paesaggi fluviali, canti ritmati e colori sgargianti, vengono trattati temi come la guerra, l'incomunicabilità e il bisogno di evadere dalle convenzioni sociali in quello che fu un vero e proprio best-seller.