Un'osteria sull'antico confine tra il Veneto e il Tirolo. Siamo nel 1917, da tre anni la guerra tormenta le montagne. Sui vecchi tavoli di legno, nel tepore del camino, un minestrone caldo ha sfamato generazioni di mercanti, contrabbandieri e soldati. Borromeo, il figlio dell'ostessa Maria, mandato a combattere una guerra che non voleva, non ha più fatto ritorno. L'annuncio della sua morte è custodito nella lettera che la madre stringe al petto. Di notte, ad ascoltare il fuoco che racconta storie, popolano l'osteria i fantasmi di ufficiali e soldati, un cappellano militare, un onorevole interventista, una sposa e una madre, una crocerossina e una maestra elementare, il vecchio contrabbandiere Toni. Tra di loro anche Borromeo e la sua dolce Nina, in attesa che il tempo torni a muoversi e li lasci finalmente andare. Molti anni dopo arrivano due giovanissimi, alla ricerca di un passato lontano. Ma l'osteria è rimasta ferma a cento anni prima, e i fantasmi che la abitano sono imprigionati in un segreto mai svelato. Liberamente ispirato a un racconto di Mario Rigoni Stern, "L'Osteria del tempo fermo" narra l'ingiustizia e il dolore, il dovere e l'ostinazione di non dimenticare.