Terra promessa e insieme regione infernale, il Brasile delle piantagioni di cacao è al centro della seconda opera di Jorge Amado. In questo straordinario «romanzo proletario», pubblicato nel 1933, il cantore di Bahia racconta la vita di un ragazzo la cui famiglia è finita in miseria, e dei braccianti che con lui sperimentano la disumanità dei fazendeiros che li hanno «a!ttati»: come in un dipinto a tinte forti, episodi di sopra"azione e di atavica violenza si a!ancano a storie di impegno politico, di toccante altruismo e di appassionati amori. A questo mondo esotico e al contempo intriso di realismo, Amado dedica «un minimo di letteratura per un massimo di onestà»: con la sua sensualità e i suoi indimenticabili personaggi - da Colodino il cantastorie a Honório dagli «occhi mansueti da agnello e le mani da assassino», fino alle malinconiche prostitute di doña Rosalia - Cacao è il frutto già maturo dell'estro narrativo di Jorge Amado.