Dio assume un Dio stagista; la creazione del mondo è un rimborso spese paradisiaco; il brodo primordiale, una volta assaggiato, ha lo stesso sapore della vodka. Dieci racconti dissacranti, in cui Alexandra Censi, ci presenta un mondo in cui uomini e divinità, coi loro pregi e i loro difetti, si ritrovano a condividere lo stesso spazio d'azione. Un palcoscenico profondamente terreno che trova la sua ambientazione al di fuori del grande raccordo Anulare, alla periferia di Roma, tra centri commerciali, supermercati, negozi improbabili, degrado e una miriade di personaggi che vanno e vengono, spesso senza un perché."Cristo non s'è fermato a Eboli, ma alla Romanina": definire i confini di un mondo così caotico è però impresa ardua quando a muoverne i fili ci pensa un Dio cui sfuggono troppe cose di mano.