Commiati è un libro che nasce dalla realtà. Quella che si vorrebbe rimuovere, tenere lontana dalla vita di ogni giorno: una frattura drammatica nell'esistenza, il ricordo di esperienze dolorose, l'ineluttabilità della morte. Le storie narrate scaturiscono da un'esperienza diretta, frutto di una rielaborazione fedele alla matrice. Lo sguardo attento dell'autore ce le restituisce, con stile asciutto ed elegante, con l'intento di garantire la durata nel tempo di vicende e personaggi che altrimenti andrebbero perduti, mentre ogni uomo "merita almeno il ricordo". Ed è proprio attraverso la ricostruzione del ricordo che si svela una visione della vita - permeata sotto traccia dalla cultura medica - in perfetto equilibro tra cinismo, ironia e tenerezza verso la condizione umana, rappresentata in tutte le sue sfaccettature, fino all'esperienza ultima del distacco. Arricchiscono queste dense pagine, aggiungendo anche la suggestione di una lettura iconografica, alcuni disegni originali eseguiti a china dall'autore.