È nato con una voglia sotto l'occhio sinistro, Uvaspina, e si è abituato presto a essere chiamato con quel nome che lo identifica con la sua macchia. Ma soprattutto è abituato a sua sorella Minuccia, abitata fin da bambina da un'energia che tiene in scacco il fratello. Intorno a loro, Napoli: la città dalle viscere ribollenti, dai quartieri protesi verso il cielo, dai tentacoli immersi in mare. È proprio sul confine tra città e mare, tra storia e mito, che Uvaspina incontra Antonio, pescatore dagli occhi di colori diversi che legge libri e non ha paura del sangue, che sa navigare fino a Procida e rimettere al mondo un criaturo che dubita di se stesso. La purezza del loro incontro, però, non potrà nascondersi a lungo nelle grotte di Palazzo Donn'Anna.