«Si rese conto che quel primo incontro con la popolazione del Paese dei Ciechi metteva alla prova i suoi nervi e la sua pazienza più di quanto non avrebbe immaginato. Da vicino il luogo gli apparve più ampio, l'intonaco delle case ancora più bizzarro. Una folla di bambini, uomini e donne (alcune delle donne e delle ragazze, notò con piacere, avevano volti molto dolci, benché gli occhi fossero chiusi e infossati) li circondò e gli si attaccò, toccandolo con mani morbide, sensibili, odorandolo e dando ascolto a ogni parola che diceva. Tra le fanciulle e i bambini, però, v'era chi stava alla larga, come se per paura, e in effetti la sua voce appariva rozza e dura in confronto alle intonazioni più morbide modulate dalle loro bocche». Quattro racconti «di tenebra» dell'autore della «Macchina del tempo».