Cosa accade se la fase drammatica della vita, quella della fanciullezza e dell'adolescenza, proprio quella che il contesto scolastico dovrebbe proteggere, viene trasposta in chiave fantastica, senza filtri consolatori? Carlo Salvoni ha attuato un esperimento narrativo: trasformare i meccanismi alla base del sistema educativo, troppo spesso contorti e sganciati dalla realtà, in spunti per storie crude e disturbanti. In un intreccio tra horror, weird e distopia, l'assurdo e il surreale prendono forma. Le contraddizioni, le lungaggini burocratiche, gli adempimenti incomprensibili e i meccanismi non sempre chiari che stanno alla base dell'istruzione e dell'educazione alimentano in questi dieci racconti i lati oscuri della scuola. Una raccolta che suggerisce senza svelarla quella parte celata e cupa che nessuno vorrebbe vedere di un luogo che, volenti o nolenti, ha segnato il nostro modo di essere. E se per alcuni questi racconti si presenteranno con i graffi della paura, per altri, come gli insegnanti che ne conoscono i meccanismi, evidenzieranno aspetti che accarezzano un'ironia surreale e contorta.