Questo racconto si ispira liberamente ad un caso risolto da Alexandra Rendhell, trasposto in forma romanzata, adottando una formula consolidata e sperimentata con successo già in passato da eminenti esoteristi, quali, Dion Fortune con 'I segreti di Taverner, dottore dell'occulto', Edward Bulwer-Lytton con 'Zanoni' e Mária Szepes con 'Il Leone rosso'. Sono stati resi non identificabili i protagonisti e le zone di questa terrorizzante, ma vera e verificabile, vicenda, adottando nomi di fantasia per proteggere la privacy ed i luoghi in cui realmente avvennero delle apparizioni spettrali causate da tragici eventi susseguiti alle epidemie di peste, che nei secoli passati decimarono ripetutamente le popolazioni europee, in generale, e quelle italiane, in particolare.