Sia che Poe s'avventuri fin sulla soglia del cuore umano e se ne ritragga, impietrito dal terrore dei fantasmi che l'assediano, sia che dia vita a tutta un'umanità sfigurata, spettrale, perversa, abitatrice di un mondo che esiste solo negli allucinati scenari dell'immaginazione, il nucleo fondamentale dei suoi racconti è da ricercare in un'angoscia metafisica che non lascia scampo e si nutre di se stessa. Sebbene Poe si ispiri in parte alla tradizione gotica inglese, in parte al fantastico tenebroso dei romantici tedeschi, i temi della sua narrativa, nutrita di ossessioni anche personali, si traducono in figure, situazioni, simboli del tutto inediti che trascendono l'origine psichica per farsi linguaggio, geroglifici di un nuovo alfabeto dell'incubo. Introduzione di Gabriele Baldini.