L'enigmaticità perturbante di Edgar Allan Poe, maestro assoluto del thriller psicologico. Il magnetismo straniarne di Harry Clarke, tra i maggiori illustratori del primo Novecento. Da II gatto nero a Berenice, da II crollo della casa degli Usher a I delitti della rue Morgue, le atmosfere allucinate dei Racconti del mistero si materializzano nelle tavole ipnotiche e sospese sul filo dell'irrealtà dell'artista irlandese. Con la sua paradossale capacità di invenzione, Poe indaga le zone d'ombra nascoste dietro la normalità apparente delle nostre esistenze e dà vita a inquietanti discese nei recessi più bui dell'animo umano. E mentre episodi misteriosi, indizi fuorvianti e dettagli sinistri si intrecciano in un inesorabile meccanismo narrativo, l'autore ci spinge con lucida sottigliezza fino al limite che separa ragione e follia, lasciandoci in bilico - esattamente come le figure avvolte dall'oscurità di Clarke - tra il fascino e l'orrore di una realtà costruita sulla soglia dell'incubo.